Una corsa da record di 500 metri, fra l'altro con il pesante giubbotto antiproiettile addosso, per acciuffare il bandito che scappava ieri pomeriggio dalla banca a Serramanna. La Marescialla dei carabinieri, Gloria Mercurio, di 27 anni, che ha sventato la rapina assieme a un suo collega, Daniele Pinna, non solo ha raggiunto e placcato Francesco Pira, di 23 anni, di Orgosolo. Ma ha resistito alla reazione del malvivente e lo ha immobilizzato sino all'arrivo degli altri militari. Il comandante dei carabinieri, gen. Luigi Robusto, l'ha chiamata per congratularsi. I dettagli della tentata rapina a Serramanna, compiuta ieri, sono stati illustrati oggi in una conferenza stampa dal comandante del Reparto operativo dell'Arma, Alfredo Saviano, e dal comandante della Compagnia di Sanluri, Gianluca Puletti. Quattro i colpi esplosi in aria dai militari durante l'irruzione in banca e l'inseguimento. Ma tutti a distanza di sicurezza dagli ostaggi e dagli stessi rapinatori, hanno spiegato i militari, e solo a scopo intimidatorio. L'allarme per la rapina al Banco di Sardegna lo ha lanciato la sede centrale di Sassari che dai monitor ha capito che in quella filiale del Medio Campidano c'era qualcosa che non quadrava. Il colpo era scattato alle 16, orario "sensibile" soprattutto per gli incassi. All'interno dell'istituto di credito sono entrati in tre, con guanti, sciarpe, cappellino, occhiali da sole. A quel l'ora erano presenti dieci persone fra clienti e dipendenti. Tutti immobilizzati dai rapinatori: alcuni chiusi in bagno, altri fatti sdraiare dopo essere stati legati con fascette di plastica. I malviventi avevano già intimato ad uno dei bancari di far scattare il timer della cassaforte a tempo e si sono fatti consegnare i soldi, 56 mila euro. Sembrava fatta ma a rovinare il colpo sono stati i due carabinieri di Serramanna. All'inizio non vedono nessuno poi, da dietro un bancone compare Pira e alla fine sbucano i complici. La banda si divide. Pira scappa, inseguito dalla Marescialla, dalla porta principale, gli altri dall'uscita di sicurezza. Il primo inseguimento avviene in via Parrocchia con Pira che, arma giocattolo in mano, a un certo punto si gira e abbandona la pistola continuando a correre: fuga inutile perché la Marescialla-atleta è più veloce e forte di lui. Riescono a far perdere le tracce, invece, i due complici che però, nella fuga, mollano il sacchetto con il bottino. Le indagini proseguono: i carabinieri ormai sono sulle loro tracce.
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