Sequestrate le case di Raffaele ArzuSigilli a immobili per 400mila euro
La Dda di Cagliari sequestra i beni della "Primula rossa" di Talana.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Beni immobili per un valore complessivo di 400 mila euro sono stati sequestrati dai carabinieri del Ros della compagnia di Lanusei (Ogliastra) ai fratelli dell'ex superlatitante Raffaele Arzu, 34 anni di Talana (Ogliastra), la "Primula rossa" delle rapine a furgoni portavalori, inserito dal Viminale nella lista dei 30 più pericolosi criminali, arrestato nel 2009 dopo 7 anni di latitanza e condannato di recente all'ergastolo per aver ucciso un carabinieri durante un assalto ad una banca umbra.
Il sequestro preventivo è l'ultimo atto di un'inchiesta coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Cagliari su un vasto traffico di droga gestito da un'organizzazione capeggiata dalla famiglia di Arzu. I sigilli, disposti dalla seconda sezione del Tribunale di Cagliari, sono scattati per tre villette a Loiri Porto San Paolo, in Gallura, formalmente cointestate a Luca Arzu, 41 anni, e Gabriele Arzu, di 35, fratelli di Raffaele. Secondo l'accusa, gli immobili sarebbero stati costruiti con i proventi di attività criminali. Già nel 2011 un'abitazione di Raffaele Arzu, del valore di 200 mila euro, era stata sequestrata a Talana in località Pranu Mannu. Sempre nel 2011 analoghi provvedimenti avevano riguardato un terreno e due fabbricati siti nel comune di San Sperate (Cagliari) e intestati a presunti componenti della banda coinvolti nell'inchiesta "Talana connection". Nel giugno scorso l'avviso di conclusione delle indagini da parte del sostituto procuratore distrettuale Alessandro Pili a carico di otto persone, accusate a vario titolo di associazione a delinquere e traffico di cocaina e eroina. Si tratta di Stefano Arzu, Alessio Arzu, Sergio Arzu, del belga Frederic Aerst, di Elisabetta Cinus, Diego Vacca, Daniela Spissu e Giovanni Locci. Sergio Arzu, Diego Vacca e Giovanni Locci sono già stati giudicati separatamente e condannati in primo grado rispettivamente a 12, 8 e 14 anni di reclusione.