Passano formalmente da due a tre i tentativi di stupro contestati al cittadino nigeriano di 32 anni già in carcere a Sassari, dai primi di maggio, per violenza sessuale pluriaggravata e continuata e lesioni personali.

Dopo l'operazione della Squadra Mobile che lo aveva rintracciato e arrestato in flagranza per aver cercato di violentare due donne, in giorni diversi, mentre facevano attività attività sportiva lungo la pista ciclabile che costeggia la Buddi Buddi, alla periferia di Sassari, ora i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia hanno trovato prove sufficienti per contestare all'uomo un terzo episodio. Fatti risalenti al 29 aprile scorso, quando una barista di 36 anni era stata aggredita a scopo sessuale in pieno centro storico. Lo stupro era stato sventato grazie alla reazione della vittima e all'intervento di alcuni residenti della zona. Sentita dai carabinieri, la donna aveva descritto il suo aggressore. I militari hanno poi incrociato la varie testimonianze e visionato le registrazioni dei vari impianti di videosorveglianza, riuscendo così a identificare il 32enne.

L'ordinanza di custodia cautelare gli è stata notificata direttamente nel carcere di Bancali, dove si trova detenuto. Nel marzo scorso l’uomo era stato raggiunto da decreti di espulsione e intimazione a lasciare l'Italia emessi da prefetto e questore di Nuoro, e risulta già condannato per violenze commesse nel nord Italia.

Durante l'interrogatorio di garanzia seguito al suo arresto in flagranza, l'uomo, difeso dall'avvocato Natalino Zarelli, si è avvalso della facoltà di non rispondere. 

(Unioneonline/v.l.)

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