Dieci anni fa finiva l’esperienza della Vinyls a Porto Torres, gli ultimi 88 dipendenti erano stati licenziati, operai finiti sulle prime pagine dei giornali per la clamorosa protesta nella torre aragonese e poi nell'ex carcere dell’Asinara, divenuta famosa col nome di “Isola dei cassintegrati”. Quell’area industriale relativa al fallimento Vinyls Italia S.p.A. all’interno del sito di interesse nazionale di Porto Torres, grazie all’opera di risanamento potrebbe rappresentare luogo di sviluppo di altre intraprese.

Ad opera del Consorzio industriale provinciale di Sassari ha preso il via, infatti, l’iter operativo per la messa in sicurezza d'emergenza, indagini propedeutiche e progettazione della bonifica, lavori di bonifica dei terreni insaturi in area "CVM" e delle acque sotterranee in area "PVC", entrambi nella zona del fallimento Vinyls. Il Consorzio industriale provinciale di Sassari è soggetto attuatore delegato dalla Regione per la bonifica dei "siti orfani", ovvero un’area potenzialmente contaminata per la quale il responsabile dell’inquinamento non è individuabile o non provvede agli adempimenti di legge. In questo quadro rientrano le aree relative al fallimento Vinyls Italia.

«Questo è motivo di grande soddisfazione perché il nostro settore ambiente, già solido e specializzato, potrà rafforzare la propria esperienza e capacità in ambito regionale»,  commenta il presidente del Cips, Valerio Scanu. L’azienda ha rilevato, nel 2009, dalla Ineos uno stabilimento che operava nell’ex petrolchimico di Porto Torres per la produzione di PVC. Dopo diversi anni in stato di insolvenza è stata dichiarata fallita nel 2013 lasciando in eredità un grave stato di inquinamento ambientale, causato anche dalle precedenti gestioni. In questo contesto il CIPS ha già operato, quale soggetto esecutore per conto della Regione, con interventi precedenti di messa in sicurezza di 8 serbatoi, che contenevano residui della vecchia produzione. 

Per questi interventi, ultimati di recente, sono stati già spesi circa 1,6 milioni di euro, finanziati dalla Ras. Per avviare le operazioni di bonifica sono disponibili risorse del Pnrr per 5,8 milioni di euro, che la Regione attraverso l'assessorato all’Ambiente trasferirà al Consorzio Industriale. L'intervento è previsto su una vasta area e consiste nella gestione della prosecuzione della messa in sicurezza d'emergenza della falda, nella realizzazione delle indagini propedeutiche alla progettazione della bonifica, nella progettazione definitiva ed esecutiva e nella realizzazione della bonifica dei terreni insaturi in area “CVM"  delle acque sotterranee in area "PVC".

Le aree si trovano all'interno del perimetro presidiato dalla Versalis SpA. L’operazione di risanamento avrà anche interessanti risvolti sotto il profilo del coinvolgimento delle aziende locali. «La bonifica di aree oggi inquinate e inutilizzabili, potranno in futuro rendersi disponibili per nuove iniziative imprenditoriali innescando un circuito virtuoso di crescita e di evoluzione positiva del paesaggio industriale - aggiunge in conclusione, il presidente Scanu - Con le risorse disponibili dal Pnrr il Consorzio Industriale gestirà un’operazione che avrà notevoli risvolti anche economici, potendo contare sulla collaborazione di diverse aziende specializzate nel settore. Lo svolgimento di questa attività favorirà inoltre nuove specializzazioni e nuova occupazione.»

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