Due settimane fa la protesta dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali,  Filctem Cgil, Uiltec Uil e Femca Cisl, davanti ai cancelli dell’azienda Liquigas, nella zona industriale di Porto Torres, un sit in contro il piano di razionalizzazione che metteva a rischio i posti di lavoro.

Ora la stessa società, che si occupa della vendita e distribuzione delle bombole di gpl, ha provveduto ad inviare tre lettere di licenziamento ai suoi dipendenti a partire dal primo ottobre. La vertenza Liquigas è stata sollevata in consiglio comunale.

“Tutto questo senza tenere conto delle relazioni sindacali e le forze sociali – sostiene il consigliere comunale, Antonello Cabitta -. Anzi da informazioni ricevute l’amministratore delegato della Liquigas pare abbia dato disposizioni ai suoi dirigenti di non incontrare le forze sociali. Eppure anche queste aziende sarebbero tenute al rispetto della normale dialettica sindacale e quando questo viene meno come amministrazione non possiamo sottrarci dall’affrontare il problema”.

Una lettera di licenziamento che, secondo i sindacati, “non chiarisce il perché i lavoratori siano stati mandati a casa”. Sono 24 i dipendenti che prestano attività a Porto Torres, una delle sedi oggetto di ridimensionamento dovuto alla cessione del ramo di azienda relativo all’imbottigliamento delle bombole di gas. 

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