Grazie a un decreto del ministero dell’Interno di concerto con il ministero Economia e Finanza, il comune di Usini è risultato assegnatario della cifra di 950mila mila euro destinata alla messa in sicurezza del territorio.
La somma servirà per intervenire nei collettori fognari di acque bianche e nere in via Pietro Nenni.
«Una condotta fognaria - spiega l'assessore dei Lavori pubblici Francesco Fiori - a tratti non esistente, sottodimensionata, a tratti senza la dovuta separazione acque bianche e nere».
«Tali confluenze riguardano non soltanto la pare alta del paese (zona cimitero) ma tutte le vie che si intersecano, nonché tutti i piani di lottizzazione che scaricano i reflui su una condotta non adeguata, creando grosse problematiche», aggiunge Fiori.

Il progetto dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Brundu è di adeguare alle nuove esigenze, derivate dalla crescita del paese e dai cambiamenti climatici, tutta la rete e le condotte relative alle acque bianche del territorio, sia urbano che extraurbano.
«Occorrerà tempo, pur di risolvere questa enorme problematica, se non fosse sufficiente l’attuale mandato amministrativo vedremo il da farsi - sottolinea Fiori -. Tale lavoro rientra in un programma più vasto, mirato a sistemare in modo definitivo problematiche di carattere idro geologico in primis adeguando le condotte non conformi nel centro urbano, nel generale, dotare il paese di uno sfogo adeguato alle esigenze attuale con l’adeguamento del Dreno, che da Usineddu convoglia le acque bianche verso il Mascari».

In fase programmatica è stata sistemato il collettore fognario su via Fiori, via del Riposo, Via Adelasia, mentre in fase emergenziale si è già intervenuti su via Emanuela Loi, via Dettori.
«Tali interventi, oltre ad implicare anche alcune rinunce, potranno comportare  per la cittadinanza disagi, ma come si sa ci preme sottolineare che i disagi ci sono sono dove si lavora e si opera, dove non si fa nulla non ci sono disagi».

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