In occasione del Duecentesimo anniversario dalla morte del professor padre Giuseppe Pinna- Mulas S.J., il 28 febbraio, a partire dalle 11, l’Amministrazione Comunale di Uri di concerto con l’Istituto Comprensivo Grazia Deledda Usini-Uri, la Biblioteca comunale di Uri "Giovanni Maria Cherchi" e la Parrocchia Nostra Signora della Pazienza di Uri ha organizzato la cerimonia di intitolazione della Scuola Secondaria di Primo Grado.

Era il 28 febbraio 1823, quando all’età di 82 anni moriva a Sassari nella propria stanza del Collegio gesuitico Padre Giuseppe Pinna-Mulas S.J. Urese, già professore di Teologia Morale della Regia Università Turritana e più volte preside nonché rettore del Real Convitto Canopoleno di Sassari. La sua vita fu dedicata interamente alla formazione dei più giovani, istruendone parte all’interno del Convitto Canopoleno prima e all’Università Turritana poi, in quelli che furono i collegi più antichi della Sardegna. Per le stesse si prodigò utilizzando anche risorse economiche proprie, al fine di dar seguito al testamento spirituale di Mons. Antonio Canopolo Arcivescovo di Oristano nonché fondatore del Convitto. Conosciuto anche per le sue doti di “valente oratore”, che vennero riportate anche da cronisti dell’epoca, si seppe distinguere tra le più alte cariche dell’allora Stato Sardo in visita nella Città del Capo di Sopra.

«Da diversi anni abbiamo iniziato un percorso di riscoperta dell’identità attraverso lo studio dei documenti custoditi nei vari archivi del territorio. Questo è un ulteriore tassello che aggiungiamo ad un quadro molto più ampio e nonostante la sua memoria si sia persa, attraverso questo atto come Amministrazione comunale lo vogliamo ricordare, dedicandogli la scuola più alta in grado presente nel nostro territorio - riferisce il Sindaco Matteo Dettori - La riscoperta di questo illustre personaggio, avvenuta per caso fortuito, si deve al dottor Derudas che nella pubblicazione sul “Canopoleno” chiarisce il suo ruolo e le sue azioni alla guida del Convitto storico cittadino, notizie integrate grazie al fondamentale apporto di Gianni Vulpes che nello studio sulle famiglie nobili e notabili del Logudoro lo colloca tra i personaggi di spicco dell’epoca e infine grazie al particolare ausilio della direttrice e del personale dell’Archivio di Stato di Sassari sono stati reperiti i documenti in copia e originali riguardanti il Pinna, con diverse sue firme autografe».

Allo svelamento della targa seguirà, presso l’aula consiliare, un breve convegno di studi sull’illustre personaggio urese, con gli interventi del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Sassari, professor Gavino Mariotti, dell’Amministratore Straordinario della Provincia  Pietrino Fois, e del professor Carlo Manunza S.J. della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna.

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