Sotto il palazzo comunale di Porto Torres per rispondere alla chiamata della comunità di Tortolì e manifestare, in contemporanea all'evento, la vicinanza per i gravi fatti accaduti negli ultimi giorni: la vicenda di Mirko Farci, il 19enne ucciso dall’ex compagno della mamma nel tentativo disperato di proteggerla dalle sue mani assassine. Ci ha rimesso la vita e ora la madre lotta per sopravvivere.

Altri episodi di violenza ogni giorno testimoniano la gravità del fenomeno. Le donne e gli uomini del presidio #portotorresprotegge, un comitato spontaneo formato da rappresentanti delle istituzioni e del volontariato che nei giorni scorsi aveva manifestato contro il femminicidio e la violenza di genere, si sono ritrovati nella piazza Umberto insieme per riflettere un’altra volta su quella che è diventata una piaga della società, in alcune circostanze favorita dall’emergenza coronavirus che ha costretto molte donne a restare tra le mura domestiche con il proprio “aguzzino”.

Slogan e aforismi hanno caratterizzato la manifestazione che si è colorata di rosso, tra mascherine e accessori, simbolo di una lotta alla violenza contro le donne.  

“Vogliamo stare vicino alla comunità di Tortolì e palesare la nostra battaglia contro il femminicidio e la violenza di genere – spiega Paola Conticelli, consigliere comunale - una sorta di gemellaggio che nasce per fare appello al senso di  responsabilità e per dire basta ai soprusi subiti da donne e da uomini”. 

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