Una coppia di turisti catalani, Gerard e Mireia, hanno voluto battezzare nella cattedrale di Santa Maria il loro terzo figlio, a cui hanno dato il nome di “Alguer Miquel”. La cerimonia la scorsa domenica, officiata dal parroco Don Angelo, in un’atmosfera intima ed emozionante, come racconta Joan-Elies Adell responsabile culturale della Delegazione del Governo della Catalogna in Italia.

«La decisione di chiamare il bambino “Alguer” è un chiaro omaggio alla città che, nonostante la distanza geografica, mantiene viva la variante algherese del catalano e una forte identità catalana. Questa scelta è particolarmente sentita da Gerard e Mireia, che hanno visitato Alghero e la Sardegna frequentemente per le loro vacanze. L’elezione del nome Alguer è dunque legata ai numerosi bei momenti trascorsi qui, rafforzando un legame affettivo profondo con l’isola. Il nome Miquel è stato scelto non a caso: è infatti il patrono della città di Alghero, ma anche di Vic, la città di provenienza della madre», riferisce Adell.

Curiosamente, la scelta del nome Alguer per un neonato catalano risuona con una tendenza emergente in Catalogna, spesso poco conosciuta in Sardegna. «Nel 2023 sono stati registrati 28 neonati con il nome Alguer in Catalogna. Questa cifra si inserisce in una tendenza in crescita: tra il 2020 e il 2023, un totale di 146 neonati sono stati chiamati Alguer, il che indica un aumento significativo nella popolarità recente del nome», conclude Joan-Elies Adell.

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