Ritorna l’incubo degli atti incendiari a Porto Torres. Il fuoco che ha distrutto tre auto, danneggiando una moto in sosta in via Sassari, ha riacceso i riflettori sul grave fenomeno. «Alla vigilia di Pasqua, la città ripiomba in atmosfere cupe che speravamo appartenessero al passato», ha detto il sindaco Massimo Mulas, il quale a nome dell’intera amministrazione comunale ha espresso la massima vicinanza a chi ha subito un danno a causa di questo nuovo atto incendiario.

«Intendo mandare un messaggio chiaro agli autori - ha aggiunto - la città non rimarrà ostaggio dei vandali. La recente conclusione delle indagini sull'abbattimento dei cartelli stradali dimostra che è possibile - grazie alla rete di videosorveglianza e alla collaborazione di tutti i cittadini - dare un volto a chi agisce nell'ombra. Faremo di tutto, con la collaborazione delle Forze dell'ordine, affinché vengano individuate le responsabilità di questo atto delittuoso».

Due le auto ridotte in cenere appartenenti a due membri della stessa famiglia residenti nella palazzina di via Sassari, all’altezza del bivio per via Indipendenza. Una terza di proprietà di una pensionata è stata gravemente danneggiata, mentre uno scooter è stato bruciato nella parte posteriore. Il fuoco ha intaccato e annerito anche la facciata con il rischio grave di provocare una tragedia per la presenza di bombole gpl nelle verande esterne. Nessuna traccia di diavolina, ma l’ipotesi del dolo è quella più probabile. 

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