“Non posso e non voglio credere che un altro amico se ne vada così in un modo a dir poco sconvolgente”. All’indomani della tragedia sul lavoro che ha sconvolto la città di Sassari si moltiplicano i commenti degli amici di Gianuario Derudas, l’operaio di 43 anni che ha perso la vita, ieri pomeriggio, dopo essere stato schiacciato da un muletto all’interno dell’Ecocentro comunale.

Gianuario Derudas (foto concessa)
Gianuario Derudas (foto concessa)
Gianuario Derudas (foto concessa)

Lunedì si terranno i funerali programmati per le 15.30 presso la chiesa di Sant’Orsola a Sassari, nel quartiere dove l’uomo risiedeva con la moglie Consuelo, e Alice, la figlia di dieci anni. L’ultimo saluto ad “una brava persona volenterosa, sempre pronta a darsi da fare” raccontano i colleghi che hanno assistito alla scena. Davanti ai loro occhi in pochi minuti si è consumato il dramma: Derudas ha perso il controllo mentre manovrava il muletto con il quale spostava un carico di rifiuti per depositarli in un cassone. Il 43enne avvertito il pericolo ha cercato di saltare giù dal mezzo, ma non ce l’ha fatta, è rimasto schiacciato ed è morto sul colpo. Il muletto è stato posto sotto sequestro e l’Ecocentro di via Ariosto resterà chiuso per qualche giorno in attesa che vengano acquisite le immagini delle telecamere di videosorveglianza. La Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta di cui è titolare il sostituto procuratore Mario Leo che valuterà eventuali responsabilità sull’episodio. 

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