Emergono nuovi particolari sul giovane 24enne trovato morto nei bagni della stazione di Sassari. Accanto al corpo, riverso sul pavimento, una siringa sporca di sangue, elementi che fanno presupporre che il decesso sia stato causato da overdose, il triste scenario dell’ennesima tragedia legata alla droga. Le modalità del ritrovamento del cadavere, la vita travagliata del giovane, finito nel tunnel dell’eroina dopo la separazione dei genitori, sembrano non lasciare dubbi, un’ipotesi che dovrà essere confermata dagli esiti ufficiali dell’autopsia.

La scoperta era stata fatta venerdì sera da uno degli addetti alla  pulizia che aveva allertato la Polfer, gli agenti della polizia ferroviaria. In seguito gli operatori sanitari del 118 non avevano fatto altro che confermarne il decesso.

Ancora una volta si pone il problema della sicurezza nelle stazioni ferroviarie, sempre più frequentate da persone tossicodipendenti e senza fissa dimora. Il segretario della Filt Cgil Trasporti, Arnaldo Boeddu, sottolinea che “bisognerebbe potenziare il servizio di vigilanza e controllo affidato alla Polfer, perché sia i passeggeri in attesa del proprio treno, sia le persone che lavorano per mantenere il decoro nelle stazioni, ovvero quelli che per tutto l’arco della giornata tengono pulite le sale d’attesa così come i bagni, hanno il diritto di essere tranquilli e sicuri”.

La causa sarebbero i tagli continui sui servizi di pulizia e vigilanza che da oltre 15 anni si sarebbero perpetrati, rendendo meno sicure tutte le stazioni dei treni e degli autobus. “Oramai questi luoghi che dovrebbero essere punto di attesa per  i pendolari - aggiunge Boeddu - soprattutto in particolari orari della giornata sono diventati luoghi molto pericolosi”. 

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