Reti da pesca abbandonate nelle spiagge del litorale di Stintino, una delle minacce più grandi per l’ecosistema. L’amministrazione comunale, partner del progetto di riciclo delle plastiche in sinergia con Ispra e Flag Nord Sardegna, ha avviato l’operazione di rimozione di ogni attrezzo da pesca nelle spiagge, casi considerati tra le forme più insidiose di inquinamento marino.

Il presidente del consiglio, Agostino Schiaffino, con delega alla Pesca, ha guidato le attività autorizzando la rimozione di circa 5 chilometri di vecchie reti abbandonate nella spiaggia di Coscia di Donna, uno dei luoghi più suggestivi della costa di Stintino. Sulla spiaggia anche una vecchia barca priva di matricola a bordo, utilizzata, probabilmente per praticare la pesca illecita con attrezzi trafugati ad altri pescatori e poi lasciati a marcire sulla battigia.

Nei giorni scorsi sono state recuperate altre reti che rischiavano di infestare le spiagge di La Pelosa e Rocca Ruia. «Le reti, una volta rimosse, vengono conferite ad una ditta specializzata per lo smaltimento e il riciclo delle plastiche per la loro riconversione in altri oggetti», spiega la sindaca Rita Vallebella.

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