Il primo nido di tartaruga della specie Caretta caretta, sulla spiaggia La Pelosa di Stintino, è stato messo sotto protezione dalle operatrici del Crama, il Centro recupero animali marini dell’isola dell’Asinara, intervenute il giorno del rinvenimento nell’arenile a circa 12 metri dalla riva.

Le 59 uova sono state trasferite presso la sede del Cnr di Torre Grande, a Oristano, e custodite dai referenti scientifici nell’incubatrice, dove sono costantemente monitorate per garantire la schiusa. Le mareggiate rappresentavano un continuo rischio per il nido, con l’acqua di mare che penetrava nella sabbia in profondità mettendo in pericolo le uova. La schiusa, presumibilmente, avverrà nel mese di ottobre ma il successo non è garantito al 100%.

Il trasferimento a Oristano si è reso necessario dopo l’ultimo tentativo di proteggere le uova dall’alta marea. In quella occasione erano state spostate a pochi metri dal luogo in cui erano state deposte, il 3 settembre scorso, quando all’alba un turista toscano aveva immortalato l’evento.   

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