Due medici di guardia medica di Ossi sotto accusa per la morte di Roberto Pais, 51 anni, prima vittima del Covid nel nord Sardegna, l'ottava nell'Isola. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo.

Secondo l’accusa, nel marzo 2020 Pais accusò i sintomi della malattia ma, non riuscendo a mettersi in contatto con il proprio medico, si rivolse alla guardia medica. Gli furono allora prescritti degli antibiotici, ma nel giro di una settimana le sue condizioni peggiorarono. La famiglia riuscì, dopo svariate richieste, a far intervenire un'ambulanza del 118 che trasportò Pais all'ospedale di Sassari. Qui, dopo sei giorni, il 51enne morì su un letto del reparto di Rianimazione.

Per la sua morte la famiglia e la Procura puntano il dito proprio contro le due guardie mediche, che non avrebbero approfondito il quadro clinico del paziente e non avrebbero segnalato il caso al 118 e all'Unità di crisi locale che avrebbe dovuto effettuare il tampone diagnostico per verificare la positività al coronavirus.

Oggi la gup del tribunale di Sassari, Carmela Rita Serra, ha rinviato l'udienza preliminare fissando al 6 aprile 2022 la data dell'interrogatorio dei due imputati.

Il pubblico ministero Paolo Piras ha già sollecitato per tutti e due il rinvio a giudizio per entrambi, mentre la moglie e i figli della vittima si sono costituti parte civile.

(Unioneonline/l.f.)

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