Sprar, 34 rifugiati integrati: «Porto Torres esempio virtuoso di accoglienza»
Il progetto avviato dal Comune che genera indotto economicoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Trentaquattro persone impegnate in attività lavorative su 42 soggetti richiedenti asilo e rifugiati, un progetto virtuoso avviato dal Comune di Porto Torres che firma la prosecuzione di un percorso, esempio di reale integrazione e accoglienza. Per il progetto Sprar - Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati – l’ente ha ottenuto ulteriori 9.900 euro. Si tratta di un’integrazione ai trasferimenti che il Ministero eroga ai comuni per i progetti Sprar, in aggiunta ai 582mila già a disposizione per il 2024. Cifra che non incide sul bilancio comunale. Anzi.
Il progetto genera indotto economico all'interno della città in termini di spesa e personale impiegato. I risultati positivi e l'efficacia delle azioni hanno indotto la giunta Mulas a dare continuità al programma. Dei 42 beneficiari, infatti, 34 hanno trovato una occupazione lavorativa, si sono integrati nella società turritana anche con attività sportive e nelle scuole. «L’attenzione dei nostri servizi sociali – ha sottolineato l’assessora competente Simona Fois - è rivolta a tutti coloro che nel territorio comunale si trovano in situazione di necessità. Nessuno escluso. La nostra comunità è un esempio virtuoso di accoglienza e di integrazione, lo conferma il consenso praticamente unanime intorno al sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Rispetto al fenomeno ormai strutturale dei flussi migratori, il sistema di accoglienza integrato rappresenta l’unica soluzione realmente funzionale al nostro Paese».