Era un tempio del calcio sardo, un catino ribollente di tifo e di passione, teatro di epici scontri calcistici e di scene di costume irripetibili. Peccato però che il campo sportivo "Madau" di Sorso stia conoscendo negli ultimi anni un inesorabile declino. Ora non si possono nemmeno disputare le partite dei campionati Figc: la struttura non ha ormai i requisiti tecnici.

In effetti le opere murarie di recinzione sono fatiscenti, il terreno di gioco invaso dalle erbacce, gli spogliatoi e le tribune da sistemare, i requisiti di sicurezza per le partite ufficiali non a norma.

L'amministrazione comunale di Sorso ha puntato maggiormente sul campo sportivo "Piramide", di più recente costruzione, in cui verrà posato un manto in erba sintetica. Per il vecchio "Madau", al quale i sorsensi sono affettivamente molto legati, è prevista solo una piccola "rinfrescata", per consentire allo Sporting Cantera (Seconda categoria) di effettuare almeno gli allenamenti in vista della prossima stagione agonistica. 

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Pochino per un'arena calcistica che ha vissuto tanti anni di serie D, che ha visto calcare lo sterrato da giocatori locali che hanno militato in serie A, come Michele Fini o Mario Valeri. E in panchina addirittura allenatori del calibro Amarildo Tavares da Silveira, conosciuto semplicemente come Amarildo, campione del mondo (e capocannoniere) col Brasile nel 1962, ex calciatore del Botafogo, Milan e Fiorentina. Un personaggio mai dimenticato in terra di Romangia.

Per restituire dignità al mitico Madau, ubicato al centro di Sorso, costruito nel 1952, soprattutto per volere dell'allora consigliere comunale Ado Cirotto e di Peppino Roggio, ci vorrebbe un serio investimento di riqualificazione. Bisogna però recuperare risorse e avere la giusta volontà politica.
 

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