Urla e agguati all’uscita di casa. Per una 47enne sassarese la vita in un condominio del capoluogo turritano era divenuta un inferno negli anni tra il 2012 e il 2018.

Il vicino di casa, che abitava sotto di lei, ha cominciato presto a lamentarsi dei presunti rumori provenienti dall’abitazione della donna. Battendo con il bastone sul soffitto, lasciando bigliettini di rimostranze davanti alla porta e sotto oppure urlandole contro quando usciva di casa causando un contesto di disagio pure per le altre persone presenti nel palazzo. Non tollerando che lei camminasse coi tacchi o addirittura protestando per il chiasso che gli pareva di sentire anche quando la parte offesa non era nel condominio.

Tanto che la signora era arrivata ad avere paura di muoversi, o anche solo che le cadesse una forchetta per terra e ormai ascoltava lo stereo e la tv solo con le cuffie. Ma la situazione non è migliorata ed è stata costretta ad andarsene via. Nel frattempo però ha sporto denuncia dando l’avvio a un processo per atti persecutori conclusosi ieri con la condanna a un anno e sei mesi per l’imputato che dovrà poi pagare una provvisionale di 5mila euro come risarcimento.

A disporre la pena la giudice Valentina Nuvoli mentre l’avvocata di parte civile era Laura Murziani e quello della difesa Marco Costa.

© Riproduzione riservata