Non sa più a che santo rivolgersi Giuseppina Sechi, 65 anni, dipendente di una ditta di pulizie, residente assieme a sua madre allettata (89 anni) e a sua zia disabile (anziana anche lei) in un appartamento popolare al primo piano di via Umberto Giordano, nel quartiere Santa Maria di Pisa di Sassari.

L'impianto fognario dell'abitazione è franato e ciclicamente fuoriescono da water e vasca liquidi maleodoranti di ogni tipo, che invadono tutta la casa. Una situazione di disagio insostenibile, da terzo mondo. «Segnalata alle istituzioni già nel 2017», precisa Giuseppina Sechi. Da allora la situazione si è ulteriormente aggravata. Spesso la famiglia ha dovuto sostenere le spese per un autospurgo. Ma poi il problema si ripresenta.

«Diverse settimane fa il personale di Area, proprietaria dell'immobile popolare, ha effettuato un sopralluogo - spiega Sechi -. Qualche promessa, rassicurazione, poi non si sono più rifatti vivi. La cosa che mi riempie di amarezza sono le condizioni in cui sono costrette a vivere mia madre e mia zia. Davvero umilianti». Il comitato di quartiere Latte Dolce e Santa Maria di Pisa è al corrente della delicata vicenda. «È tutto assurdo - dice Gianluigi Onida, uno dei componenti -. Non si può far vivere nella sporcizia tre persone, delle quali due anziane praticamente impossibilitate a muoversi. Area ha il dovere di intervenire al più presto e risolvere il problema. Se non vuole perdere quel minimo di credibilità rimasta».
 

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