Dopo il successo all'Istituto comprensivo di Li Punti nel 2021, il progetto CasaCostruendo realizzato dall’associazione Pro@positiva Aps si è esteso a diversi Istituti scolastici del Sassarese, non ultima la struttura di San Donato dove a breve si concluderà il secondo step dell’iniziativa grazie a un frizzante gruppo multietnico formato da giovani studenti e studentesse. Dal 27 novembre scorso, nella palestra del plesso della primaria, Astou, Thomas, Giosuè e Filippo dedicano ogni domenica del proprio tempo libero a questo innovativo progetto extra-scolastico.

«Partecipare non è facile né scontato – afferma Roberto Manca, ideatore e coordinatore di CasaCostruendo –, lo portiamo avanti da due anni con ragazze e ragazzi della secondaria di primo grado che, per circa otto ore, grazie alla presenza di un docente referente si accostano al canto, al mindfulness, educazione civica, teatro, danza e lingua dei segni, vivendo un'esperienza originale che permette ai componenti di diventare una piccola comunità». Fin dal primo momento, l’iniziativa ha incontrato la disponibilità della dirigente dell'Istituto Patrizia Mercuri che dichiara: «Il progetto, alla sua seconda edizione, impegna ad una frequenza nei giorni festivi e, il fatto che i ragazzi abbiano voluto comunque partecipare, significa che va incontro alle loro passioni e attitudini. Tali percorsi si dovrebbero sempre ricercare per lo sviluppo del benessere a scuola. Ringrazio i professionisti che si sono impegnati nell'azione formativa».

Pina Ballore, che segue la mindfulness, ha posto l’accento «sull’arricchimento e lo stimolo prodotto dal condividere questa esperienza con ragazze e ragazzi di etnie e culture diverse». Dopo l’esperienza di Li Punti, Letizia Tedde ha invece ripreso con nuovo slancio il percorso di educazione civica: «Come sempre son le ragazze e i ragazzi a guidare la direzione di questi incontri sul vivere insieme e il bene comune, che viene declinato nella loro esperienza personale di vita e socialità». Per la danza, Lory Warner si è detta «molto entusiasta di lavorare con questo gioioso gruppo così multietnico, ricco di grande ritmo nel corpo e nell’anima», mentre per quano riguarda l’insegnamento della lingua dei segni, Simonetta Fara ha specificato che «chi partecipa ha la possibilità di conoscere una lingua e il mondo della sordità in tutte le sue sfaccettature, capendo così la vera inclusione della disabilità, qualunque essa sia». Dal 16 aprile il progetto proseguirà il suo percorso con due nuovi gruppi all’interno degli Istituti comprensivi Li Punti e Pasquale Tola. Tutti progetti sostenuti dal Bando Scuola della Fondazione di Sardegna.

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