Scene di solitudine e disagio sociale lì dove nascerà la futura Sassari. In via XXV Aprile procede l’iter per la realizzazione di una delle parti che andranno a comporre il centro intermodale. Si tratta del fabbricato dell’ex centrale elettrica su cui si interverrà per il restauro e la riconversione funzionale con lavori da quasi 6 milioni di euro per i quali è stato aperto un bando di gara in scadenza a inizio settembre.

Nel terreno adiacente crescono l’erba e i rifiuti, lì dove prenderanno vita le altre strutture dell’opera, e tra decine di carrelli della spesa abbandonati, “vive” nella spazzatura un uomo disabile e di nazionalità polacca. Dorme su un materasso lercio accanto a una carrozzina, l’unico mezzo con cui può spostarsi e tentare di sfuggire alle temperature torride riparandosi nei pochi spazi d’ombra del complesso.

«Vuole stare così- riferisce un suo connazionale che chiede l’elemosina al semaforo vicino - Ha una pensione ma dice che 300 euro per una camera sono troppi». E a un appartamento preferisce un contesto di estremo disagio sociale, anche pericoloso. Proprio ieri infatti è scoppiato un incendio nella vegetazione vicina, per fortuna subito domato.

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