Gli abitanti di Caniga, borgata a pochi km da Sassari, protestano per le condizioni delle proprie strade.

Questa sera il sit-in dei residenti, sul prato che costeggia la via più pericolosa, per denunciare le molte buche e l’asfalto dissestato della frazione.

«Gli incidenti sono all’ordine del giorno - dichiara Anna Cherchi, presidente del Comitato di San Domenico Caniga - abbiamo paura a metterci in macchina».

«Queste strade non sono accettabili neanche per gli animali- riferisce un residente- per schivare una buca rischi di sbattere con chi viene dall’altra parte».

Le criticità sono ancora più forti per chi va sulle due ruote. «Abbiamo dovuto vendere la moto- afferma Lorella, veronese di stanza nella borgata- guidarla era diventato impossibile».

Oltretutto, sottolinea Raffaele Titirra, un altro manifestante, «manca la segnaletica. Il divieto di accesso per gli autocarri è stato divelto e continuano a passare mezzi pesanti».

Preoccupa soprattutto la velocità delle automobili che su via Caniga sfrecciano oltre i limiti sfiorando il bar, uno dei centri della socialità della frazione.

«Avevamo lasciato un progetto - puntualizza Antonio Piu, consigliere regionale di Europa Verde ed ex assessore ai Trasporti della giunta di Nicola Sanna - finanziato per circa 30mila euro, che prevedeva zone 30, attraversamenti pedonali rialzati e la modifica dei sensi di marcia a garanzia della sicurezza dei cittadini. Credo che il lavoro già fatto dovrebbe essere portato avanti anziché finire bloccato».

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