Sassari, passo avanti per l'accoglienza degli immigrati
Approvata in Consiglio comunale la mozione sulla reintroduzione del secondo livello di assistenzaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Approvata all’unanimità, nei giorni scorsi in Consiglio comunale a Sassari, la mozione sulla reintroduzione del secondo livello di assistenza agli immigrati. È stato Mariano Brianda a illustrare il dispositivo per il gruppo Costituente per Sassari dove si chiedeva di accompagnare al primo livello di sostegno per gli immigrati, obbligatorio per tutti i comuni, anche il secondo, non presente in città dal 2020 quando l’allora amministrazione comunale decise di non rinnovare quella che al tempo si chiamava Sprar.
Questo livello prevede, afferma Brianda, «la realizzazione di progetti mirati a facilitare una concreta integrazione degli immigrati attraverso la formazione professionale, l’inserimento nel mercato del lavoro, la ricerca di un alloggio dignitoso, l’avvicinamento familiare e l’integrazione culturale di tutti i componenti la famiglia, incoraggiando l’interazione tra migranti e comunità locale».
La non adesione a questa misura ha comportato, continua l’ex magistrato, «la grave conseguenza per cui, proprio nel momento nel quale conseguono il diritto d’asilo e possono così iniziare finalmente un percorso di concreta integrazione, gli immigrati perdono, paradossalmente, ogni diritto all’accoglienza e si trovano, dall’oggi al domani, ad essere espulsi dai centri di prima accoglienza, privati di ogni seppur minimo sussidio, costretti a vivere per strada o in alloggi di fortuna». Con esiti come quello di essere «preda della malavita e della delinquenza comune, pronta – anche in città – a sfruttare e approfittare della loro disperazione».
Ricordando poi che alla rete Sai partecipano in Sardegna anche Nuoro e Cagliari, e che l’adesione al 2° livello non comporterebbe particolari oneri per l’Amministrazione, la Costituente ha impegnato la giunta ad associarsi alla misura per gli immigrati extracomunitari residenti in città e per i minori stranieri non accompagnati. Richiesta che, come scritto, è stata votata da tutta l’aula consiliare.