Quindici chilometri di percorsi di mobilità sostenibile che collegano la città di Sassari alle sue aree extraurbane.

È quanto illustrato oggi a Palazzo Ducale nell’ambito della III commissione consiliare dall’assessore comunale alle Infrastrutture della Mobilità e Traffico Massimo Rizzu, dal dirigente del settore Fabio Spurio, dal rup Paolo Enrichelli e dal progettista Antonio Fraghì.

«Il progetto nasce nel 2021- ricorda Rizzu- e si articola in due fasi, tra quella urbana ed extraurbana».

Sono 6 milioni e 800mila euro i finanziamenti complessivi ottenuti dal MIT, 5 milioni e 300mila solo per la seconda fase. “Dopo l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica- aggiunge Spurio- ora serve il parere del consiglio comunale su una variante urbanistica al Puc così da passare poi in conferenza dei servizi”. Il tragitto di mobilità sostenibile parte da viale Porto Torres, dove termina via San Paolo, e si collega al centro intermodale di futura realizzazione. Continua lungo il viale giungendo all’area di competenza della Zir di Predda Niedda e riparte da Li Punti, si allunga verso via Baldinca sino a via De Cupis, anche questa attraversata tutta.

«Qui- specifica Fraghì- c’è un nuovo tragitto che attraversa un terreno privato che verrà espropriato e permette di collegare all’area dei campi sportivi del Cus di San Giovanni/Ottava».

Uno dei passaggi fondamentali nella visione degli spostamenti, oltre che sostenibili, soprattutto non pericolosi visto che gli studenti per prendere l’autobus devono attraversare l’ex 131. Quanto all’esproprio viene rimarcato che si parla di tratti piccoli e marginali. “Da questo punto- continua il progettista- sfruttando tutte le strade vicinali, nelle quali è già previsto che venga realizzata una zona 30, si arriva fino alla strada di collegamento con Platamona, dove saranno messe a punto delle fasce ciclopedonali completamente separate dalla viabilità automobilistica per collegare fino al semaforo che precede l’ingresso alla rotonda di Platamona”.

«Lì- precisa il dirigente -finisce la competenza del Comune, e ci si raccorderà alle ciclovie della Sardegna gestite dalla Regione”. Per l’assessore “con questo intervento l’amministrazione comunale rafforza la mobilità sostenibile e allo stesso tempo vuole promuovere il cicloturismo con cui si intende consolidare il patrimonio storico e culturale del nostro territorio».

© Riproduzione riservata