Non luogo a procedere disposto, ieri in tribunale a Sassari, per le 12 persone imputate per violenza privata, danneggiamento e imbrattamento in relazione alle proteste per il prezzo del latte davanti al caseificio Pinna a Thiesi il 9 febbraio 2019.

Conclusa in modo positivo la messa alla prova degli accusati il giudice Antonio Spanu ha deciso la sentenza anche per l’accordo raggiunto tra le parti civili e i difensori dove, in un documento, i 12, pur rivendicando la legittimità delle ragioni della pacifica protesta, si dissociano da ogni forma di violenza.

I quattro costituitisi parti civili, i fratelli, Gionmaria, Luigi, Andrea e Paolo Pinna, rappresentati dall’avvocata Ilaria Pinna, non hanno chiesto alcun risarcimento. Altri quattro seguiranno la stessa strada, rallentata da alcuni difetti di notifica, uno invece ha già patteggiato. A difenderli i legali Gianluca Nonnis, Roberto Vannini, Giovanni Casu.

Per gli imputati che hanno invece scelto il rito ordinario inizierà il 15 maggio la discussione del pm e delle difese sostenute dagli avvocati Maria Assunta Argiolas, Margherita Baragliu, Giulio Fais e Simona Pedde. Sei anni fa, durante le trattative per il prezzo del latte, ci fu un raduno di centinaia di persone davanti allo stabilimento caseario dei Fratelli Pinna.

Proprietari e lavoratori dell’azienda dovettero asserragliarsi dentro l’azienda mentre, all’esterno, la manifestazione portò a sfondare porte e finestre e a versare il latte all’interno dei locali.    

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