"Una collaborazione tra due città, Sassari e Porto Torres, che incrementi la fantasia politica per aiutare il territorio colpito dalla crisi a rifiorire».

Così l’arcivescovo di Sassari padre Paolo Atzei sull’altare vicino alla torre Aragonese davanti a centinaia di fedeli, in occasione della processione e della benedizione del mare.

Poco prima il solenne pontificale con il rito simbolico della consegna delle chiavi della chiesa all’autorità - il sindaco di Sassari Nicola Sanna - che poi le ha restituite al parroco don Mario Tanca.

Una tradizione, caduta in disuso agli inizi del diciannovesimo secolo, rappresentativa dell’appartenenza della Basilica di San Gavino alla municipalità di Sassari, che richiedeva e riconsegnava le chiavi al parroco perché la amministrasse, segno del riconoscimento della buona conservazione e della cura del complesso religioso.

Alla cerimonia erano presenti il sindaco di Porto Torres, Sean Wheeler e l’arcivescovo Atzei che ha presieduto il pontificale nella chiesa romanica concelebrato dai canonici del capitolo turritano e dai sacerdoti della diocesi, l’ultimo rito religioso della ricorrenza dedicata ai Santi martiri turritani.

Padre Atzei ha ricordato la misericordia e il martirio di Gavino, Proto e Gianuario.
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