“Evitate queste aule. Il sole splende e la vita è bella”. Il rito delle udienze nel tribunale di Sassari oggi ha registrato, tra tanti momenti bui, uno spiraglio di luce. A crearlo il giudice Paolo Bulla rivolgendosi a due giovanissimi indagati per un tentativo di furto avvenuto all’interno di una scuola del capoluogo turritano. La coppia era stata sorpresa, poche settimane fa, dalla polizia di Stato e da quel momento si trova nella Casa circondariale di Bancali.

Dopo la direttissima e un rinvio, i ragazzi si sono ritrovati nell’aula di giustizia, ammanettati e circondati dagli uomini della penitenziaria, a poca distanza dai propri familiari, davanti al magistrato, al pm Antonio Piras e al proprio avvocato difensore Vittorio Campus. Gli ultimi due hanno concordato un patteggiamento consistente in una pena di due mesi e venti giorni per uno e quattro mesi per l’altro.

Quando gli agenti stavano per portarli via è intervenuto il giudice chiamandoli per nome e invitandoli a non finire mai più nel palazzo di giustizia. “Siete giovani - ha concluso Bulla - In bocca al lupo”. I due, che sono apparsi provati nelle udienze, hanno annuito, forse consapevoli dell’errore commesso: “Non c’è stata nessuna strafottenza. Penso abbiano capito – commenta il legale Campus -. E io sono contento che siano state riconosciute tutte le attenuanti generiche. I ragazzi vengono da condizioni di vita molto difficili”.

Nei prossimi giorni dovrebbe avvenire la scarcerazione dei giovani. Che si augureranno senz’altro di non rivedere più neanche la prigione.     

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