L’uomo rinvenuto privo di vita nel casolare diroccato, nelle campagne di Sassari, non ha ancora un nome. Il cadavere in avanzato stato di decomposizione era stato scoperto da una persona che passeggiava per caso nella zona, lungo la bretella che da viale Porto Torres conduce al quartiere Latte Dolce.

Immediato l’allarme al 113 con l’intervento della volante della polizia e della Scientifica per gli esami e gli accertamenti del caso. Addosso nessun documento che abbia permesso agli inquirenti di risalire alla sua identità o di individuare l’età e la data del decesso. L’unico elemento utile una stampella rinvenuta vicino al cadavere, ma nessuna traccia di sangue o segni riconducibili a una morte violenza. L’ipotesi più accreditata è che l’uomo, presumibilmente di età superiore ai 50 anni, sia morto per cause naturali, forse per un malore che non gli ha lasciato scampo. La risposta certa ad una serie di interrogativi  potrà arrivare soltanto con la perizia necroscopica che effettuerà nella giornata di oggi il medico legale Valentina Piredda, a cui il magistrato titolare dell’inchiesta ha affidato l’incarico di eseguire l’autopsia per stabilirne l’identificazione e le cause della morte.

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