Proseguono le polemiche sull’opera prevista dal comune di Sassari per eliminare il rischio idrogeologico nel Fosso della Noce. Il comitato del quartiere Cappuccini avversa il progetto e raccoglie firme contro la sua realizzazione.

Venerdì scorso il sindaco ha però negato ai promotori l’uso del suolo pubblico per la petizione. «Il problema è che stanno comunicando alla cittadinanza - afferma l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità Carlo Sardara - un’informazione non attinente alla realtà». Sardara ricorda come l’area abbia il più elevato rischio idraulico contemplato dalla norma e ci sia il pericolo di alluvioni come quelle successe a Bitti e Olbia. «La firma che per noi ha valore è di chi ci dice che il progetto non va bene ma deve venire da un esperto in ingegneria idraulica che si confronta sul piano tecnico».

Nessun problema politico quindi, come però conferma anche l’Intercomitato di quartieri. «Nessuno ci manovra - dichiara Nicola Ribichesu, vicepresidente del comitato Cappuccini - a noi questo progetto non convince. È un canalone che sventra la vallata e la toglie all’utilizzo futuro». Per Ribichesu esisterebbe anche la possibilità che i tubi, che convoglieranno le acque, «possano diventare dei dormitori a cielo aperto per persone senza fissa dimora».

Intanto prosegue la raccolta firme, arrivata al quarto giorno. «Ne abbiamo più di 3mila - riferisce il presidente del comitato Uccio Virdis - Continueremo a registrarle fino al 12 aprile, giorno in cui faremo una manifestazione contro il canale».

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