L’avvocato sassarese Pier Giovanni Arru ha affrontato negli ultimi anni un procedimento in cui era accusato, insieme ad altre due persone, di “interferenze illecite nella vita privata”. Secondo la denuncia infatti Arru si era procurato nel 2020 le immagini di una coppia nella propria abitazione.

Un’azione però intesa volta a procurarsi informazioni per un altro procedimento, nel frattempo archiviato, relativo a una presunta appropriazione indebita in danno di una società algherese e di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Sempre nel 2020 il pm Mario Leo chiede l’archiviazione del caso “per la particolare tenuità del fatto”, conclusione a cui si oppongono sia i querelanti che gli stessi indagati e si arriva, nei giorni scorsi, alla disposizione conclusiva del giudice Sergio De Luca.

Dove si fa emergere che quanto raccolto rientrava all’interno di una strategia difensiva e, a parere del magistrato, si trattava “di immagini aventi ad oggetto comportamenti che risultavano liberamente osservabili dall’esterno senza ricorrere a particolari accorgimenti”. Per questo motivo ha decretato per i tre, difesi dall’avvocato Luigi Esposito, “l’archiviazione per insussistenza del fatto”.

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