Sassarese accusato di furto di ovini. Ma le pecore si erano solo “mischiate” con altre: assolto
Scagionato un 47enne, finito a processo con un 46enne bosano. Una donna li accusava di essersi appropriati dei suoi 121 capi, ma la difesa smonta la tesiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Assolti con formula piena dall'accusa di aver rubato 121 capi ovini del valore di decine di migliaia di euro.
Al tribunale a Sassari la decisione della giudice Antonietta Crobu che mette la parola fine a una vicenda nata nel settembre 2019 nell'agro di Cossoine.
In quel periodo, secondo le accuse, i due imputati, un 47enne sassarese e un 46enne di Bosa, avrebbero sottratto 100 pecore adulte, un montone e 20 agnelle da rimonta, da un'azienda agricola di proprietà di una donna di Cagliari.
Con quest’ultima l'uomo di Sassari aveva un contratto di soccida fino a poco tempo prima, ovvero una collaborazione tra chi dispone di bestiame e chi lo prende in consegna per poi dividerne gli utili.
Poi i fatti contestati: andato via il sassarese i capi vengono dati in gestione al bosano e, dieci giorni dopo, spariscono, furto che la 73enne imputa a entrambi. Ma ieri l'avvocato del 47enne di Sassari, Gian Marco Mura, ha dimostrato come diverse pecore che si trovavano in azienda fossero proprio del suo cliente e che queste si erano mischiate con quelle della donna.
All'atto quindi dei controlli non si erano fatte le verifiche necessarie per distinguere quali fossero dell'uno e dell'altra.
Assoluzione quindi perché il fatto non sussiste per entrambi.
L'altro imputato era difeso dalla legale Giovannina Fresi, mentre il pm aveva chiesto un anno e 5 mesi di reclusione per il 47enne e un anno per il 46enne.