Sandro Falzoi, da Mores al titolo di miglior venditore d’Italia: «Il mio segreto? Mi diverto, e la gente lo vede»
Nel 2024 ha venduto 2.092 “Folletto”, con una media di oltre 174 al mese e quasi 6 al giorno: per lui un riconoscimento speciale dall’aziendaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Delle performance di vendita a dir poco mostruose, che hanno portato il sardo Sandro Falzoi, originario di Mores, a diventare il miglior venditore di Folletto d’Italia. E probabilmente il miglior commerciale del Paese.
Falzoi, che lavora per la celebre azienda Vorwerk da poco più di tre anni, solo nel 2024 ha infatti venduto 2.092 apparecchi, con una media di oltre 174 al mese, quasi 6 al giorno.
Una carriera straordinaria raccontata in un’intervista al Corriere della Sera, dove Falzoi spiega la passione per questo mestiere, iniziato quasi per caso nel tentativo di seguire le orme di un amico. Falzoi in poco tempo si fa però notare nella divisione italiana della Vorwerk, e in meno di due anni e mezzo è nella top ten nazionale dei migliori agenti di vendita. Poi i dati impressionanti dell’anno scorso anno, con una media di quasi 6 vendite al giorno del tutto fuori dalla norma se si considera che un bravo agente divisione Folletto di Vorwerk Italia con 10-12 vendite al mese può assicurarsi una provvigione solida, paragonabile a uno stipendio di buon livello.
«Una domenica stavo andando al mare – racconta Falzoi – . Appena parcheggiata la macchina, incontro dei compaesani. Le chiacchiere sono virate molto presto sul Folletto e dato che in auto ho sempre il campionario, ho estratto l’aspirapolvere senza filo e ho iniziato una dimostrazione per strada, pulendo l’auto. Il contratto l’ho firmato sulla capote della macchina».
Appassionato di auto sportive, amante della navigazione e gourmet della cucina tradizionale sarda, nei momenti di libertà Falzoi si dedica alla bicicletta «perché anche un fisico allenato conta», sottolinea. Oltre alla sua aria «da bravo ragazzo, che piace alle mamme e ispira fiducia». «E poi io mi diverto e la gente lo vede», la conclusione.
(Unioneonline)