Assemblea del Parco di Porto Conte deserta anche in seconda convocazione e bilancio a rischio. All’importante appuntamento di giovedì pomeriggio si sono presentati solo in sei.

Il vice presidente Adriano Grossi non nasconde «la grande preoccupazione e il forte rammarico per il mancato raggiungimento del numero legale che ha impedito la discussione per l’approvazione del “Bilancio di Previsione 2024-2026”. Una situazione molto delicata – ammette - che di fatto paralizza tutta l’attività istituzionale dell’Ente Parco, bloccando diverse importanti progettualità in corso di attuazione, finanziate con stringenti scadenze europee e nazionali e regionali».

Tra i presenti a Casa Gioiosa il capogruppo dell’Udc Christian Mulas arrivato per chiedere ufficialmente le dimissioni dell’intero Cda. Anche per Mimmo Pirisi capogruppo del Pd in Consiglio comunale, è arrivato il punto di non ritorno.

«Avevo dichiarato per tempo che sarebbero state più utili le dimissioni dell'intero direttivo del parco con un traghettamento di un commissario straordinario per i pochi mesi che ci separano dalle elezioni di giugno, elezioni utili per dare una nuova e più chiara linea politica all'Ente».

Le tensioni all'interno della maggioranza si stanno ripercuotendo sul management del Parco. Tra quattro giorni la nuova convocazione dell'assemblea. 

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