Assolti per particolare tenuità del fatto. Questa la sentenza disposta dalla giudice Monia Adami, oggi in tribunale a Sassari, per Bruno Bellomonte, 74 anni, e il 76enne Mario Sanna, imputati per l'imbrattamento nel 2018 del muro di cinta della tenuta di Surigheddu. I due indipendentisti avevano scritto con la vernice sulla proprietà regionale, nell'agro di Alghero, "sa terra sarda a su populu sardu".

Come ha ricordato oggi in discussione il pm Antonio Piras la tenuta è occupata da tempi immemori da attività legate alla pastorizia. Lo stesso magistrato ha rimarcato come non si trattasse di un muro fatiscente e come le finalità espresse dagli imputati- sensibilizzare sullo stato di abbandono delle terre e chiedere che queste venissero restituite ai sardi- non rilevassero ai fini della responsabilità. Il pm ha sollecitato alla fine la condanna al pagamento di una multa da 200 euro ciascuno.

Secondo l'avvocata della difesa, Giulia Lai, quegli immobili sono abbandonati dagli anni '80 e il muro di cinta ha perso tutto l'intonaco. Per la legale non sussisteva il reato di imbrattamento contestato perché non vi è stata alcuna alterazione peggiorativa e, a suo parere, la condotta dei due non aveva alcuna rilevanza penale.

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