La passione dei docenti, l’esperienza e la competenza dei formatori, la vivacità contagiosa e la bravura di una cantante che proviene da Salerno ma è algherese d’adozione, la tenacia e l’abnegazione degli studenti: questi gli ingredienti di due progetti di successo realizzati presso i laboratori di musica della sede ITI dell’Istituto Angelo Roth di Alghero con esibizione finale nel cortile della scuola. Roth in musica e Roth records, resi possibili grazie ai fondi del PNRR, con la collaborazione dell’Istituto comprensivo n. 1.

«I progetti intendono offrire ai nostri ragazzi e ragazze la possibilità, in forma gratuita, di apprendere le tecniche del canto, della musica e del suono e di sviluppare capacità inaspettate. L’attivazione di questi corsi consente, inoltre, di implementare e promuovere nuove azioni di rinforzo dei rapporti fra scuola, famiglie e territorio», dice il prof. Bruno Costantino, tutor di Roth records e ideatore dei progetti con la prof.ssa Elisa Bilardi, che si è occupata della parte relativa agli studenti, al coordinamento degli stessi e tutor di Roth in musica.

Uno studente (foto Fiori)
Uno studente (foto Fiori)

Uno studente (foto Fiori)

L’Istituto ha, al suo interno, risorse umane come la prof.ssa Carmen Esposito, soprano, che ha gestito la parte del canto in qualità di tutor musicale. Per il progetto Roth in musica, l’altro esperto nell’ambito musicale è stato il jazzista di fama internazionale, direttore artistico di Festival e Seminari Nuoro Jazz, maestro di musica di insieme, Salvatore Maltana, che ha diretto i ragazzi e le ragazze in un percorso che li ha visti crescere di giorno in giorno. Il tecnico del suono è Attilio Lombardo, titolare del Chicken Coop Studio e di Audio Live Service, che ha seguito, coordinato e istruito gli studenti nella programmazione di editing e recording, nella elaborazione, nella postproduzione e generazione dei segnali audio dei brani scelti dai giovani allievi.

Gli studenti hanno eseguito brani cantati e suonati grazie all’ausilio degli strumenti musicali ed elettronici di altissimo livello di cui è dotato il laboratorio musicale dell’ITI. In maniera sorprendente, studenti timidi, spaesati, in una età particolarmente difficile, fragili e insicuri, hanno mostrato forza, spirito di adattamento e capacità di lavorare in gruppo, scoprendo che la scuola è una comunità speciale e che si impara anche divertendosi e mettendosi alla prova con metodologie innovative. Un ultimo monito arriva da Salvatore Maltana e da tutti gli organizzatori affinché la musica torni nelle scuole.

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