«Il rigassificatore non andrà ad operare in un’area priva di altre sorgenti inquinanti e, dunque, deve essere preso in considerazione lo scenario peggiore di sovrapposizione degli effetti nelle condizioni ambientali più sfavorevoli».

A Porto Torres il gruppo consiliare Psd’Az, Lega, Gruppo Misto e Sardegna al Centro20venti apre in consiglio comunale la vertenza sul rigassificatore coinvolgendo tutte le forze politiche.

La proposta dell’ordine del giorno, che vede come primo firmatario il capogruppo sardista Bastianino Spanu, seguito dal leghista Ivan Cermelli, il civico Michele Bassu e alentro 20ventQuirico Bruzzi nasce dall’esigenza di portare a conoscenza della città le eventuali problematiche ambientali che una nave rigassificatrice potrebbe creare nel territorio. Pertanto si chiede l’impegnol del sindaco Massimo Mulas a richiedere immediatamente al presidente della Regione e agli assessori regionali con le deleghe all’Ambiente e all’Industria un incontro congiunto per sentire in audizione i referenti di Snam, dell'Autorità di sistema portuale e del Consorzio Industriale provinciale di Sassari, finalizzato a illustrare il progetto della nave rigassificatrice che si prevede di posizionare al porto industriale di Porto Torres.

«In particolare intendiamo conoscere la procedura di Valutazione di impatto ambientale che dovrà dare tutte le garanzie, sotto ogni profilo economico, sicurezza, politico, sociale e culturale, ai cittadini turritani».

Nei diversi punti si precisa la necessità di conoscere da parte di Snam, al di là delle ricadute economiche e occupazionali, «il reale effetto del cumulo di inquinamento per il territorio ed i connessi rischi per la sicurezza e per la salute della popolazione», sottolineano i consiglieri, che vogliono «sapere quale sarà l'impatto previsionale sull'industria turistica legata al Parco Nazionale dell'Asinara e quello a carico degli operatori della piccola pesca».

Inoltre si chiede un tavolo permanente di monitoraggio che coinvolga, assieme a tutti gli altri soggetti interessati, anche il Comune di Porto Torres.

«L’obiettivo è richiedere agevolazioni per almeno il 50% sulle bollette energetiche di imprese e famiglie residenti, oltre alle compensazioni finanziarie per la rimozione di tutte le attività produttive dismesse presenti nel water front portuale al fine di restituire alla città di Porto Torres aree da destinare a usi civili ed industriali interamente bonificate dall'amianto».

Infine, si punta a chiedere compensazioni finanziarie da destinare alla riqualificazione urbana del territorio turritano, con il progetto “Porto Torres 2040”.

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