Doppio appuntamento per celebrare i 40 anni di attività del museo archeologico nazionale Antiquarium Turritano di Porto Torres. Domani, giovedì 12 dicembre alle 17, la Direzione regionale musei nazionali Sardegna e il museo Antiquarium presentano la mostra fotografica dal titolo “Memorie da Turris”. Immagini storiche, scatti d’epoca e articoli di giornale, per raccontare la complessa storia della nascita e lo sviluppo del luogo di cultura.

Un racconto storico, visto attraverso le foto e i documenti originali d’epoca, che rendono visibili al pubblico gli scavi archeologici effettuati a Porto Torres, prima e dopo l’inaugurazione del museo, e lo sviluppo della struttura che raccoglie e contiene un ricco e prezioso patrimonio culturale. Il percorso espositivo sarà illustrato dal giornalista turritano, Emanuele Fancellu. Ad allietare la serata saranno gli intermezzi musicali dei Cantori della Resurrezione.

Sabato 14 dicembre dalle 10 alle 18, spazio alla conferenza dal titolo “Racconti da Turris”. A raccontare la storia della nascita e lo sviluppo dell’Antiquarium Turritano, saranno i protagonisti che hanno accompagnato i primi 40 anni di attività del museo. Col terzo e ultimo appuntamento si chiude una settimana ricca di contenuti culturali e di festeggiamenti per il quarantennale. In scena diverse personalità legate nel tempo dal punto di vista personale, professionale e istituzionale al Museo che, con il loro contributo e brevi interventi, tra aneddoti e situazioni esclusive e poco note al grande pubblico, ripercorreranno i momenti salienti che hanno caratterizzato il piano di sviluppo e la crescita strutturale dell’Antiquarium. Sarà l’occasione per presentare una nuova iniziativa della Drmn Sardegna legata alle celebrazioni collegate all’evento. Nel periodo compreso tra il 15 dicembre 2024 e il 25 gennaio 2025, gli utenti che avranno visitato uno dei due musei, tra il Museo Sanna di Sassari e l’Antiquarium Turritano di Porto Torres, avranno diritto ad entrare gratuitamente, presentando il biglietto d’ingresso dell’altro Museo, per visitare il secondo.

© Riproduzione riservata