Il sindaco Massimo Mulas interviene sullo stallo del progetto della Chimica Verde, dopo l’audizione di martedì scorso dei vertici Eni Versalis in commissione Attività produttive della Camera, unendosi all’immediata denuncia del deputato Pd Silvio Lai che ha sottolineato l’assenza di qualsiasi investimento concreto per Porto Torres: «Il territorio risulta lasciato ai margini con nulla in mano», ha detto il primo cittadino. «Constatiamo ancora una volta, con rammarico, la fondatezza delle nostre preoccupazioni, espresse a più riprese anche in passato, sull’atteggiamento di Eni che continua a dimostrare una distanza significativa tra gli impegni annunciati e le azioni concretamente messe in campo», ha sottolineato Mulas. «A parole sempre disponibile, nei fatti l’azienda sembra ormai assente dal contesto turritano, salvo quando si tratta di fare riferimento a investimenti sulle energie rinnovabili per le quali abbiamo già concesso porzioni rilevanti del nostro territorio. In particolare sulla chimica verde, l’intero tessuto economico-sociale ha il diritto di sapere se esista o meno una reale volontà di rilancio del comparto e delle numerose filiere a esso collegate, dall’agricoltura all’industria. In assenza di risposte chiare sarebbe opportuno avviare un percorso alternativo che punti realmente alla valorizzazione delle aree retroportuali che rappresentano un vero tesoro dalle potenzialità ancora inespresse, non solo per Porto Torres ma per tutto il Nord Ovest della Sardegna». Dopo l’avvio del piano di demolizione della banchina del pontile secchi, il sindaco propone di puntare sul pontile liquidi. «Non siamo più disposti ad attendere una pianificazione ormai definibile fantomatica da parte di una società a partecipazione pubblica – conclude Mulas-. Parallelamente è altrettanto pesante e inspiegabile il silenzio di tutte le istituzioni di fronte a questo progressivo e malcelato disimpegno».

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