Un solo cartello per comunicare ai lavoratori del trasporto aereo e marittimo che non potranno più godere dell’assistenza sanitaria a Porto Torres. Per una visita medica dovranno prendersi una giornata di ferie per recarsi a Olbia o a Cagliari.

Dal 1° settembre non è operativo il medico fiduciario che prestava servizio presso l’ambulatorio di via Iosto e garantiva l'assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e aereo, rilasciando le certificazioni mediche di idoneità al servizio per i lavoratori marittimi che intendevano imbarcarsi per la prima volta o per le visite biennali previste ogni 24 mesi. Un altro servizio che chiude i battenti, senza giustificazione, senza preavviso. Sulla porta è scritto “Si avverte che a partire dal 1° settembre, in questo studio medico non si effettuano visite al personale aeronavigante”.

Il medico trasferito in altra sede è Virgilio Mascia. Un ridimensionamento dei Sasn, Servizi territoriali per l’assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’aviazione civile rivolti al personale marittimo, in navigazione o imbarcato, anche se a terra per i periodi di sosta o di riposo compensativo, o in attesa di imbarco, purché con contratto a disposizione dell’armatore, quindi provvisti di libretto di navigazione, oltre al personale aeronavigante, in costanza del rapporto di lavoro.

C’è chi si appella alle istituzioni locali e ai sindacati per difendere il servizio pubblico essenziale, ritenuto indispensabile per i locali e per tutto l’indotto, circa duemila utenti provenienti da diversi comuni. «L’assistenza non abbracciava soltanto Porto Torres, ma città vicine quali Alghero, Bosa, Castelsardo, Stintino, Valledoria,e da tutto il circondario», spiega Paolo Colombino, 64 anni e una carriera da marittimo lunga 37 anni. «L’alternativa è quella di percorrere diversi chilometri per ottenere un certificato di idoneità alla navigazione, con grossi disagi che possiamo soltanto immaginare per la categoria», aggiunge Colombino. «Un altro servizio importante e indispensabile che va via da questa città di porto, che aveva il compito di tutelare la salute di una importante categoria di cittadini. Le prestazioni sanitarie erogate spaziano dalla medicina generale e specialistica, all’assistenza farmaceutica, i marittimi possono sentirsi male anche prima di imbarcarsi, hanno bisogno di ricette mediche e questa decisione li penalizza gravemente».  

© Riproduzione riservata