Nel porto industriale di Porto Torres sono in corso le indagini morfologiche e ambientali sulla presenza di banchi di posidonia, finalizzate a verificare la fattibilità di un parco fotovoltaico galleggiante.

Il progetto appartiene ad Ep Produzione, la società che gestisce la centrale termoelettrica di Fiume Santo, che tramite la “Ge.Co. srl” ha avviato il monitoraggio dei fondali marini, in prossimità della diga Foranea, presso l’Antemurale di Ponente.

I pannelli solari potranno essere collocati su un tratto di superficie dello specchio acqueo, indagato in una prima fase con un multi beam solidale alla barca, mentre in una seconda fase verrà utilizzato un piccolo R.O.V., un drone subacqueo a comando remoto.

La Ge.Co sta eseguendo le ispezioni marine per conto della “Ramboll Italy s.r.l.”, mediante l’utilizzo di un mezzo nautico come unità da appoggio, con tutti gli accorgimenti e le precauzioni necessarie affinché l’unità navale e gli apparati utilizzati siano adeguatamente segnalati, secondo le vigenti disposizioni in materia, con strumenti che ne consentano una facile identificazione, al fine di scongiurare qualsiasi situazione di pericolo in grado di pregiudicare la sicurezza delle operazioni e della navigazione, evitando rischi per l’ambiente e l’incolumità pubblica.

La Capitaneria di porto ha concesso la proroga alle indagini sulla verifica dell’esistenza di praterie di posidonia fino al 20 dicembre, con solo uso di strumentazione, esclusa l’immersione di personale. In caso positivo qualsiasi sistema di ancoraggio dei pannelli fotovoltaici troverebbe una serie di vincoli e restrizioni alla realizzazione dell’impianto.

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