Porto Torres, commercio in crisi e disordinato: «Servono regole certe»
Porto Torres Avanti denuncia il proliferare di attività identiche» e propone regole e una strategia urbana che colleghi porto e centro storicoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un Piano di adeguamento della rete di vendita che pianifichi la distribuzione delle attività commerciali, che miri a regolare l’insediamento dei negozi per prodotto. A chiedere la riorganizzazione del commercio, in particolar modo nel centro cittadino, è il movimento Porto Torres Avanti. «Questa città non può più permettersi l’immobilismo- sostengono i consiglieri Bastianino Spanu e Costantino Ligas-. Il commercio cittadino sta soffocando mentre la città assiste, quasi rassegnata, al moltiplicarsi delle stesse tipologie di attività, alla desertificazione dei quartieri, alla chiusura dei negozi storici e a un porto che continua a non dialogare con il resto del tessuto urbano».
La forza politica dell’opposizione chiede un Piano commerciale che metta fine all’attuale anarchia e introduca regole certe, equità e controlli efficaci; una strategia urbana capace di connettere porto, centro storico e vie commerciali; incentivi concreti per chi investe nella qualità, nell’innovazione e nel recupero dei locali sfitti e un calendario unico e strutturato degli eventi. «E se nelle altre città portuali la politica ha avuto il coraggio di programmare con centri storici vivi, attività diversificate, spazi riqualificati, porti integrati con il commercio, investimenti attratti e nuova occupazione», sostengono gli esponenti di Porto Torres Avanti- «qui assistiamo al proliferare incontrollato delle stesse categorie commerciali, un fenomeno che sta indebolendo l’identità economica della città».
L’inversione di rotta è possibile attraverso un confronto tra amministrazione comunale, commercianti, operatori economici, Autorità di sistema portuale, associazioni di categoria e cittadini. «Per questo motivo, nelle prossime settimane presenteremo un ordine del giorno in Consiglio comunale per portare all’attenzione dell’Amministrazione le criticità ormai strutturali del settore e per chiedere interventi immediati, chiari e duraturi», concludono Spanu e Ligas. «Un atto politico necessario, che vuole aprire un confronto serio e costruire soluzioni concrete insieme a chi, ogni giorno, tiene aperta la propria attività con sacrificio e determinazione».
