Porto Torres, boom di visitatori alla mostra nell'antico porto romano
Protagonista l’artista Odo TinteriPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Boom di visitatori alla mostra dell’artista turritano Odo Tinteri, nel Turris Libisonis Portus sardiniae, il sito dell’antico porto romano aperto a Porto Torres per la prima volta al pubblico in occasione proprio della esposizione “Migrazione e Uomoterra”.
Un’esplosione di colori che accendono gli scavi cominciati nel porto civico nel 2003 e proseguiti per vent’anni, una scoperta preziosa e di grande valore storico per la ricostruzione dell’antica città di Turris Libisonis. Un’area di pregio che ben si sposa con le opere di Tinteri, recentemente esposte nel Palazzo della Borsa di Genova con grande successo di pubblico, che affrontano il tema delle migrazioni secondo l’ottica di un artista che è stato anche lui migrante.
«La mostra in corso parla di migrazione vista dal di dentro – spiega Tinteri -. Non racconto le storie, come feci tanti anni fa, ma cerco di entrare nei loro corpi ed anch’io alzo le braccia spezzate per invocare aiuto». Un rosso accesso illumina il sito, un colore che lascia spazio ad un viola e alla varietà di colori verde e azzurro nelle forme dipinte che sembrano spinte da vento. «Il luogo nel quale sono appese le mie opere mi dice che tante genti, oltre i romani, hanno calpestato quelle pietre messe in luce», aggiunge l’artista, «lo sento come un contenitore di anime perse, perse nel nulla. La Sardegna era meta combattuta e Turris porto accogliente».
L’esposizione, sotto la scalinata tra la Stazione marittima e il Molo sud, sarà visitabile gratuitamente fino al 20 agosto, dalle 10 alle 19.