Porto Torres: antiche ricchezze tra le erbacce di via Funtana Vecchia
Trovato un antico acquedotto realizzato per approvvigionare la colonia di Turris Libisonis
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La storia, a volte, si trova nascosta tra le erbacce e le piante che crescono e si arrampicano dappertutto. Vicino alla stazione, in via Funtana Vecchia, nel territorio di Porto Torres, si trovano tracce evidenti dell’archeologia della città, tra il degrado e l’incuria emerge uno scenario in cui si colloca un antico acquedotto realizzato per approvvigionare la colonia di Turris Libisonis che allora convogliava le acque di alcune sorgenti perenni individuate in località San Quirico –Eba Giara e nell’area della Fontana delle Conce, presso Lu Regnu a Sassari. Una parte dei blocchi in calcare sono crollati e sono rimasti ancora lì sotto in mezzo alla vegetazione. Uno dei tanti segni dell’archeologia, parte di un patrimonio immenso che appartiene a Porto Torres, una grossa parte ancora da scoprire, e una parte, invece, che ha bisogno di essere recuperata e valorizzata. A questa importante opera, costruita tra la fine del I sec. a.C. e l'inizio del I secolo d.C., appartiene il tratto di muratura lungo circa 20 metri, che viene oggi indicato da un cartello e che meriterebbe una futura valorizzazione. Da Funtana Vecchia, il punto sopraelevato l'acqua veniva convogliata verso gli edifici termali della città, almeno fino al IV-V sec. d.C., fase che segna radicali cambiamenti per Turris Libisonis e conseguentemente il venir meno dell'ordinaria manutenzione dell'acquedotto e della sua utilizzazione. Sempre in via Funtana Vecchia si scopre un pozzo in trachite e nella parte superiore del costone ci sono strutture che facevano parte di una fornace, utilizzata tra la fine del I e la fine del II secolo d.C. per produrre piccoli busti di argilla rappresentanti Cerere, la dea delle messi. Un ricco tesoro sfuggito a qualsiasi intervento di recupero che meriterebbe qualsiasi opera storica.