Una fila chilometrica. Ieri sera ore di attesa per effettuare, nella palestra Bellieni, lo screening ad alunni e studenti di Porto Torres. Ridotto all'osso il personale inviato da ATS abilitato per effettuare i tamponi. I volontari degli scout, associazioni e Consulta (sempre gli stessi) come sempre in prima linea. 

Nell'attesa in diversi (soprattutto genitori) hanno perso le staffe prendendosela, con improperi e insulti, proprio con coloro che non hanno avuto nessuna colpa in questa situazione: i volontari. Si è rischiata persino l'aggressione fisica.

Tali atteggiamenti sono stati duramente stigmatizzati dal sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas. "È capitato qualcosa di profondamente ingiusto - commenta il primo cittadino - Diversi volontari della campagna di screening sono stati oggetto di insulti e aggressioni verbali. Si tratta di persone che si sono messe sempre a disposizione per rendere possibile l'attività voluta dalla presidenza della Regione. Avendo più tempo la campagna si sarebbe potuta organizzare meglio. Ma è stato fatto il possibile. Per questo aggredire i volontari è un atto che ferisce e dispiace".

La campagna di screening sta proseguendo oggi. Stavolta file più ordinate e nessun incidente.  

© Riproduzione riservata