Dal confronto tra gli imprenditori agricoli della Nurra ed esponenti della politica locale e regionale, promosso dal presidente del Consorzio di Bonifica della Nurra, è emerso un quadro drammatico in vista della campagna irrigua.

Nei bacini non c'è acqua e quella riservata al mondo della campagna è limitata ai reflui trattati di Sassari e Alghero immessi in rete: poco più di 1 milione di metri cubi al mese
Sono appena sufficienti per far andare le aziende al 40/50 per centro della loro potenzialità. Per il resto, ha assicurato l'assessore regionale  all'agricoltura, Gian Franco Satta, la Regione pensa a limitare i disagi compensando economicamente gli agricoltori danneggiati.

Per il futuro, gli interventi previsti rigurderanno l'efficientamento delle reti di distribuzione, dove si perde la metà dell'acqua immessa. E ancora la realizzazione di opere di ingegneria  idraulica, dighe e interconnessioni, in parte già finanziati dalla comunità europea, ma non certo di rapida fattibilità.

Forte preoccupazione nel mondo agricolo che sollecita sostegno e soluzioni per salvare la stagione.

«Siamo in netto ritardo, c’è bisogno di programmare. Piogge scarse, poca acqua nelle dighe, forse mai come quest’anno. Ci resta l’acqua reflua di Sassari, di Alghero e qualche pozzo con cui non ci si può avventurare a fare la campagna irrigua», lamenta il presidente del Consorzio di Bonifica della Nurra, Gavino Zirattu.

L’assessore regionale dell’Agricoltura Gian Franco Satta: «La soluzione immediata che abbiamo offerto è l’uso delle acque reflue, un milione di metri cubi al mese per il consorzio che consentono di tenere in piedi le colture. E poi risorse per accompagnare le imprese con dei ristori ed efficientare le reti». Infine, «dobbiamo dare risposte certe su interventi già programmati, ci sono 150 milioni che vanno spesi subito».

Parla di situazione «drammatica» l’imprenditore agricolo Mario Nonne, che chiede ai politici di «mettersi una mano sulla coscienza». Mentre Maria Grazia Murrocu, anche lei imprenditrice, sottolinea le ripercussioni negative sul turismo: «Come possiamo accogliere turisti senz’acqua? Come possiamo preparare i nostri cibi senz’acqua? Dobbiamo porre rimedio immediatamente».

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