Denuncia in arrivo per due turisti italiani in vacanza in Sardegna.

I due sono andati a pesca con tanto di fucile subacqueo in una caletta all'interno dell'area marina protetta di Capo Caccia, ad Alghero. Poi, dopo aver preso due grosse cernie hanno venduto il pescato a un ristoratore del posto e hanno postato il video sui social dove la loro bravata è diventata virale con oltre 80mila visualizzazioni.

E proprio grazie alle immagini su Tik Tok e Facebook i due sono stati identificati e ora, come detto, scatteranno i provvedimenti del caso.

Intanto, il Gruppo di intervento giuridico (Grig) ha inviato un esposto alla Procura di Sassari, Corpo forestale, Guardia costiera, Comune di Alghero e all'Azienda speciale di gestione del parco, per sollecitare maggiori controlli.

"L’area marina di Porto Conte-Capo Caccia – si legge nel documento – rientra nella zona di protezione speciale (Zps) e nel sito di importanza comunitaria (Sic). Rientra, infine, nel parco naturale regionale Porto Conte e nell'area marina protetta Capo Caccia / Isola Piana - ricorda il Grig - La pesca sportiva nelle aree marine protette è vietata e sanzionata penalmente, potrebbe integrare gli estremi del reato di furto aggravato ai danni dello Stato, nonché la violazione della disciplina regionale e regolamentare istitutiva e gestionale dell'Area marina protetta, mentre l'acquisto di proventi da reato può integrare gli estremi della ricettazione, oltre alle sanzioni inerenti gli aspetti commerciali e igienico-sanitari. La Sardegna non è terra e mare per beceri safari, chiunque se lo metta in testa una buona volta per tutte", conclude il Grig. 

(Unioneonline/l.f.)

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