L’ex consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, Maria Antonietta Alivesi, fa le pulci ai conti del Parco di Porto Conte, in particolare in merito ai fondi dedicati alla piccola marineria in fermo biologico nel golfo di Porto Conte nel periodo 2022-2023, rilevando «disinvoltura, faciloneria e superficialità dell’ente Parco nell’utilizzare i finanziamenti ottenuti dalla Regione a tale scopo», si legge in una nota firmata da Alivesi.

Il riferimento è ai 200mila euro che la Regione ha erogato “per contrastare l’impatto negativo economico e sociale sulle attività della piccola pesca autorizzata a operare nell’Area marina protetta di Capo Caccia - Isola Piana, causato dalle specifiche misure di interdizione disposte dal disciplinare attuativo per gli anni 2022 e 2023». Soldi assegnati all’ente Parco per aiutare i pescatori professionali coinvolti nel fermo biologico e impegnarli, tra le altre cose, in attività di monitoraggio sul ripopolamento delle specie a rischio.

La ex consigliera comunale ha avuto accesso alla lista della spesa scoprendo che «su 196.280 euro utilizzati a favore dei pescatori per il monitoraggio del fermo biologico, solo 115.720 euro (il 59%) sono stati assegnati ai professionisti per lo scopo previsto dalla legge», il resto, sempre a detta di Alivesi, sarebbero stati spesi su altre voci.

«Leggendo le carte, ci si è accorti che dei restanti 80.560 euro (il 41% del finanziamento), ben 30.000 euro sono stati destinati al personale dell’ente Parco per il disbrigo delle incombenze burocratiche (15,28%), 20.000 euro per il personale di ruolo e 10.000 euro per quello interinale assunto allo scopo; 13.320 euro utilizzati per l’acquisto da alcuni dei pescatori del pesce da loro stessi pescato e utilizzato in alcune manifestazioni pubbliche organizzate da diversi enti privati e, dulcis in fundo, ben 32.715 euro (16,66%) per spese o il sostegno finanziario dell’ente Parco per alcune manifestazioni di organizzazioni private», come la Festa del Turista di Fertilia (25mila euro).

«Dubitiamo fortemente che diverse delle spese non pertinenti al dettato della legge siano regolari», accusa l’esponente del Movimento 5 Stelle.

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