Il Parco nazionale dell’Asinara senza guida. Da sette anni senza un presidente e da circa un mese anche privo della commissaria straordinaria. L’Ente, senza una governance, si regge solo sulla presenza del direttore Vittorio Gazale e un organico ridotto all’osso. «Il governo Meloni infatti ha fatto decadere, dal primo marzo, per decorrenza dei termini, il commissario del Parco senza provvedere alla sua sostituzione». Così l’atto d’accusa del parlamentare Dem della commissione bilancio, Silvio Lai. «Ergo il Parco è senza rappresentante legale e, in un periodo cosi importante della stagione, non dispone di una guida per assumere decisioni organizzative e strategiche anche ai fini della promozione turistica e della tutela».

Secondo il parlamentare Pd si tratta di un grave danno di immagine ed economico «che riafferma l'assoluta inconsistenza della giunta Solinas nei palazzi istituzionali e governativi, visto che si sarebbe potuto giungere a soluzione, nel rispetto della norma, a fronte di un accordo tra Regione e Governo già prima del commissariamento o in questi cinque mesi nei quali i selfie con il vicepremier Salvini sono stati frequenti quanto improduttivi».

Sul tema il deputato presenterà una interrogazione parlamentare. «Una battaglia per vigilare affinché il governo non perda tempo e dia un presidente, o riconfermi il commissario, al Parco dell’Asinara», aggiunge Lai che, di fronte alla mancata nomina, sottolinea: «Che il parco naturale dell’Asinara non sia in cima agli interessi del governatore lo dimostra il ritardo con cui ha nominato la comunità del Parco dopo oltre tre anni e mezzo dall’inizio della legislatura».

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