Chiusa la “summer”, dallo scalo Riviera del Corallo stanno decollando i voli della continuità territoriale e poco altro. «La situazione dell’aeroporto di Alghero, soprattutto per la stagione invernale, desta più di una preoccupazione, anche per i livelli occupazionali», commenta Michele Pais, coordinatore regionale della Lega e consigliere comunale di Alghero, per il quale «è necessario che la Regione metta in campo tutti gli strumenti nelle sue possibilità per sostenere il diritto alla mobilità dei cittadini e del comparto imprenditoriale del nord ovest della Sardegna, oggi particolarmente compromesso, in un aeroporto in cui a malapena vengono mal garantiti i voli in regime di continuità».

Il pericolo è che il terminal algherese venga trasformato in uno scalo stagionale. «Di certo quello che l’assessore ai Trasporti può immediatamente fare è cercare di orientare verso lo scalo catalano, nella misura massima ammessa dalla legislazione, il pacchetto di 30 milioni di euro stanziati nello scorso assestamento di bilancio dal centrodestra per l'apertura di nuove rotte nazionali ed internazionali, rafforzando le rotte europee», propone Pais.

«Se l’assessore Cuccureddu individua negli aeroporti di Olbia e Cagliari gli scali appetibili dal mercato USA, è evidente che ci debba essere una compensazione per Alghero sulle rotte europee, come storicamente è sempre stato, soprattutto nel periodo invernale», conclude il consigliere della Lega.

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