Sospesa l’attività chirurgica nell’ospedale Civile di Alghero a partire dal 10 marzo. Lo annuncia il presidente della commissione Sanità Christian Mulas, spiegando che la difficile situazione si è venuta a creare per la mancanza di chirurghi e di personale medico nel reparto. «A sancire questa grave notizia che circolava dal mese di febbraio è un documento della direzione sanitaria inviato al direttore della S.C di Chirurgia del Presidio Ospedaliero di Alghero. Il documento, descrittivo e chiaro, informa che per mancanza di chirurghi e personale medico nel reparto, a partire dal giorno 10/03/2023 l’attività chirurgica e la continuità assistenziale del reparto, le emergenze, urgenze del pronto soccorso e le emergenze interne e/o tutte le specialità chirurgiche e non che operano presso l’ospedale Civile di Alghero non potranno più essere garantite». 

Il presidente della commissione consiliare Sanità si dice preoccupato e chiede le dimissioni del direttore generale del presidio. «L’interruzione dell’attività e la chiusura momentanea della struttura di chirurgia di Alghero è inaccettabile – dichiara Mulas - non possiamo accettare questa triste china della sanità algherese che da troppo tempo sta vivendo il dramma dell’incertezza, oggi ulteriormente aggravata dalla chiusura della chirurgia e delle specialità chirurgiche. Il Presidio ospedaliero di Alghero è costantemente in emergenza. E adesso si rende necessario dirottare gli ammalati che hanno necessità di interventi chirurgici presso altri nosocomi. È chiaro che c’è un disegno politico che vuole declassare la sanità algherese per potenziare altre realtà, le responsabilità di questo fallimento sono attribuite a chi non ha chiaro una programmazione della medicina territoriale che da buon antropologo da poltrona non conosce il sistema sanitario territoriale. Ci chiediamo dopo questo fallimento perché il direttore Generale non fa mea culpa e rassegna le dimissioni?».  


 

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